Le regole per una perfetta igiene orale

Spesso quando si parla di igiene orale le persone pensano di essere ferratissime sull’argomento. Un adulto sui 35 anni mediamente si è già  lavato i denti 38.325 volte nella sua vita. Ma, se è vero che la pratica fa l’esperienza, è anche vero che non è detto che tutti lo facciano nel modo corretto.

L’igiene orale, così come ogni altra forma di cura della persona, deve essere considerata come una pratica quotidiana da svolgere con attenzione e metodo per garantirne i risultati migliori

regole per igiene orale

L’igiene orale passa per quello che mangiamo?

L’igiene orale parte, ovviamente dalla bocca, e quindi da una corretta alimentazione. I residui di cibo che quotidianamente dobbiamo rimuovere almeno dopo ognuno dei tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) sono legati proprio alla qualità, quantità di ciò che mangiamo e frequenza con cui lo facciamo. Una dieta sana ed equilibrata nella composizione e nel dosaggio degli alimenti è sicuramente il primo fondamentale passo per il mantenimento di una bocca sana.

Altrettanto importante è ricordare come una assunzione “continuativa” nel corso della giornata di piccole quantità di cibo o “pseudo alimenti” tipo merendine, cioccolata e caramelle sia un comportamento scorretto in quanto mantiene costantemente basso, ossia acido, il ph salivare all’interno del cavo orale con tutti gli effetti negativi ad esso correlati.

Qualora una dieta di questo tipo sia per specifici motivi nutrizionali necessaria è buona norma che ad essa vadano allineate opportune manovre correttive come il potenziamento ovvero una intensificazione dello spazzolamento e risciacquo dentale.

Cosa succede nella bocca dopo aver mangiato?

A scuola abbiamo studiato cosa succede al cibo dopo che è passato per la nostra bocca, ma nessuno  ci ha mai spiegato cosa accade alla bocca dopo i pasti. Dopo circa 20 minuti dall’assunzione di cibi che contengono zucchero o amidi, i batteri della bocca danno inizio ad una reazione che produce acidi. Tali sostanze, oltre che ad essere responsabili direttamente della dissoluzione ed indebolimento dello smalto, costituiscono anche un substrato ottimale per la proliferazione e l’adesione ai denti dei batteri, come lo streptococco Mutans, responsabili dei processi cariosi.

Durante il giorno l’azione della saliva, rilasciata da alcune ghiandole presenti nella nostra bocca, in parte contribuisce alla diluizione degli acidi orali e quindi alla autodetersione della placca. All’opposto durante la notte, la riduzione del flusso salivare rende meno efficace l’azione autodetergente nei confronti di batteri e residui di cibo e proprio per questo prima di andare a dormire è ancora più importante pulire accuratamente denti e lingua usando lo spazzolino ed il dentifricio.

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Come vanno lavati i denti?

Sembrerà un’informazione un po’ scontata, inutile da ripetere, ma reperita iuvant… e poi quando si parla di igiene orale le raccomandazioni non sono mai troppe!

Per prima cosa gli strumenti. Lo spazzolino dentale è senza dubbio il mezzo meccanico più utilizzato ed efficace per la prevenzione igienica stomatologica. La scelta si deve indirizzare verso un modello con testa di misura proporzionata nelle dimensioni all’età del soggetto, piccola per il bambino e normale per l’adulto, allineata al manico, con setole sintetiche, morbide e con punta arrotondata.

Passiamo alla tecnica. Per un corretto spazzolamento dei denti sono necessari almeno due minuti, da suddividere in modo da trattare per circa 30 secondi ogni quadrante della bocca: in alto a destra, in alto a sinistra, in alto a sinistra e in alto a destra. La testa dello spazzolino va applicata contro le superfici esterne ed interne dei denti in modo che le setole siano inclinate di 45 gradi rispetto al loro asse lungo e vanno fatte scivolare con delle brevi passate che partendo dalla linea gengivale scorrono verticalmente lungo i denti e negli interstizi dentali. Quindi ricordate DALL’ALTO VERSO IL BASSO, NON DA DESTRA VERSO SINISTRA!

E il resto della bocca?

Le superfici di masticazione vanno pulite mantenendo lo spazzolino piatto e muovendolo più volte in avanti ed indietro per tutta la lunghezza delle emiarcate. Il completamento della igiene orale passa attraverso lo spazzolamento delicato anche del dorso della lingua e questo al fine di rimuovere eventuali residui di alimenti e parte dei batteri responsabili della alitosi.

Il filo interdentale e lo scovolino rappresentano altri ausili meccanici che, prima dello spazzolamento ed in associazione ad esso, posso essere utilizzati con profitto per la asportazione di placca e detriti alimentari negli spazi interdentali meno accessibili. Ne esistono di svariate forme, materiali e colori e sono tutti parimenti validi cosicché la scelta è guidata solo dalla soggettiva maggiore o minore manualità che si riesce ad avere con un tipo piuttosto che con un altro.

Lo stesso si può dire al riguardo di dentifrici e collutori al fluoro: sono tutti generalmente efficaci per il conseguimento di una buona igiene orale.