L’igiene nello studio odontoiatrico

La terapia medica odontoiatrica per sua natura espone operatori e pazienti a possibili infezioni crociate da parte di un cospicuo numero di microorganismi, con caratteristiche diverse di patogenicità  e contagiosità.È quindi importantissimo adottare precauzioni adeguate con ogni paziente indipendentemente dalla conoscenza del suo stato di salute ed applicare le adeguate metodiche di protezione disinfezione e sterilizzazione necessarie a rendere sicura dal punto di vista igienico la pratica odontoiatrica in tutte le sue applicazioni. Nel mio studio di odontoiatria pediatrica e dell’adulto l’attenzione per la prevenzione delle infezioni crociate è stata messa in atto a partire dalla configurazione data a tutti gli ambienti che sono stati progettati, organizzati e realizzati secondo specifici requisiti ovvero:

  • dimensioni adeguate delle sale e dei bagni;
  • minor numero di arredi fissi;
  • sistema di depurazione dell’aria;
  • impianto di riscaldamento e condizionamento con controllo della temperatura interna e grado di umidificazione dell’aria;
  • pavimenti e pareti lavabili e battiscopa a sguscio;
  • illuminazione ergonomica;
  • arredi delle sale odontoiatriche agevolmente decontaminabili.
sala sterilizzazione
sala sterilizzazione

L’igienizzazione quotidiana dello studio prevede l’aspirazione della polvere e il lavaggio dei pavimenti, degli arredi e dei bagni con soluzioni disinfettanti a base di lisoformio. Per protocollo operativo inoltre i medici ed il personale usano di routine idonee barriere fisiche ed un abbigliamento professionale dedicato per prevenire l’esposizione cutanea e mucosa al contatto accidentale con il sangue o con la saliva dei pazienti. Le barriere a nostra disposizione sono i guanti in lattice, le cuffiette per capelli, gli occhiali o le visiere facciali protettive, le mascherine, i camici in polietilene o tnt, tutto materiale monouso. Per quanto riguarda nello specifico l’abbigliamento del personale esso è costituito da divise o camici in cotone sterilizzabile a 90° o di tipo monouso e di modello tale da fornire una efficace protezione del corpo anche durante la esecuzione di manovre che generano aereosol o schizzi di sangue o saliva. Per scongiurare la diffusione di germi patogeni e la contaminazione con essi del personale medico e dei pazienti, alla fine delle procedure lavorative tutti i dispositivi monouso utilizzati (aspiratori, guanti, rulli saliverai etc.) ed i taglienti (aghi, bisturi, etc) vengono smaltiti in specifici contenitori per i rifiuti sanitari “speciali”. Allo stesso modo tutti i piani di lavoro, le superfici utilizzate e la poltrona odontoiatrica vengono accuratamente puliti con un panno di carta assorbente imbibito di soluzione disinfettante. Tutto lo strumentario non monouso ed i manipoli viene invece sottoposto ad una scrupolosa procedura di disinfezione e sterilizzazione. La sterilizzazione è il processo di distruzione di tutte le forme viventi, comprese le spore, su un determinato substrato od in un ambiente e che per essere eseguito a regola d’arte deve essere condotto attraverso la ordinata successione di ben 5 fasi: decontaminazione, detersione, confezionamento, sterilizzazione e conservazione. Il mio studio di odontoiatria pediatrica e dell’adulto è dotato di una grande ed accessoriata sala di sterilizzazione e, proprio per la importanza che essa riveste per una pratica odontoiatrica senza rischi di infezioni crociate, amo definirla il “cuore” stesso dello studio. All’interno di questa sala tutto lo strumentario riutilizzabile viene sottoposto al medesimo rigoroso iter di 5 passaggi che porta alla sterilizzazione ineccepibile dello stesso:

  1. Decontaminazione: lo strumento viene immerso in un disinfettante attivo sul HIV.
  2. Detersione: lo strumento viene deterso manualmente con spazzola (o tramite immersione e lavaggio in vasca ad ultrasuoni) e, dopo essere stato controllato rispetto alla presenza di residui organici o punti di deterioramento, viene sottoposto ad asciugatura.
  3. Confezionamento: lo strumento viene “imbustato” in involucri di carta Medicale accoppiata a polietilene, al fine di conservare la sterilità siano al momento dell’utilizzo.
  4. Sterilizzazione: noi sterilizziamo lo strumentario in una autoclave a “vapore” (che agisce cioè mediante vapore saturo sotto pressione ) che è attualmente il metodo di sterilizzazione più sicuro in assoluto: Il vapore, condensando sulla superficie dello strumento da sterilizzare, cede energia provocando danni irreversibili a tutti i microorganismi. Periodicamente inoltre testiamo l’efficacia della macchina di sterilizzazione  con dei  tests indicatori sia chimici che microbiologici.
  5. Conservazione: tutto lo strumentario sterilizzato per rimanere tale viene conservato in locali ed armadi che non mettono in pericolo l’efficacia della barriera protettiva data dalla busta di confezionamento e quindi sostanzialmente in luoghi protetti dalla contaminazione dell’aria, da temperature eccessive o fonti di calore, da polvere ed umidità o luce diretta.
sala sterilizzazione
sala sterilizzazione

Un efficiente controllo dell’igiene dello studio odontoiatrico inevitabilmente comporta un serio investimento di tempo nella formazione del personale e nella esecuzione delle procedure ed un importante impegno economico nell’acquisto ed utilizzo quotidiano di costosi macchinari per la sterilizzazione e dei materiali di disinfezione. Nel mio studio di odontoiatria pediatrica e dell’adulto la scrupolosità nelle procedure di disinfezione e sterilizzazione rasenta la paranoia e questo al fine di garantire sempre la nostra e vostra sicurezza. Il mio consiglio è quello di diffidare di strutture ove d’impatto si abbia la sensazione di una scarsa qualità di “pulizia” o di una superficialità nella gestione dell’aspetto igienico dello studio o dello strumentario.